5. Visita dal reumatologo/immunologo

Come consigliatomi dal Dr. Cerza, sono andato a farmi vedere da un reumatologo (e specialista in immunologia), il Dr. Le Foche (qui l’elenco degli esami da lui richiesti).

A lui spiego la mia situazione, e sembra colpito dalla stanchezza che lamento, tanto che una sua prima ipotesi era la CFS (in alto a destra del foglio c’e` scritto “sospetta CFS”), di cui all’epoca ignoravo l’esistenza.

Dopo aver eseguito gli esami (di cui trovate copia nella sezione Referti Medici), a fine marzo 2010 ci siamo nuovamente recati per il controllo (qui la prescrizione). Dagli esami da lui richiesti, il Dr. Le Foche ha scartato l’ipotesi di CFS, mi ha prescritto un medicinale contro i dolori neuropatici (lyrica) e un antiinfiammatorio/antireumatico (celebrex) e un videat neurologico e fisioterapico.

Ad aprile 2010 la mia situazione era ancora la stessa.

~ Jonathan, il “malato immaginario”

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4. Secondo ortopedico

Non avendo alcun miglioramento, a febbraio abbiamo comprato una sedia a rotelle, che mi rendeva piu` semplice muovermi all’interno di ospedali e centri; fare file o lunghi corridoi era per me impossibile. Premetto che per accelerare i tempi siamo stati praticamente costretti a muoverci privatamente; con la ASL ci vogliono tempi di minimo 4 o 5 mesi per un esame o visita che a pagamento si puo` fare in una settimana.

Dopo aver cercato su internet un buon ortopedico a Roma, abbiamo trovato il nominativo del Dr. Cerza, primario del reparto di ortopedia di un ospedale a Velletri. Ci siamo recati a Villa Salaria, dove riceve, il 3 marzo 2010, con i referti medici che avevo gia` in mio possesso (li trovate nella sezione Referti medici, sono tutte quelle prima delle scansioni relative alla sua visita). Qui e qui trovate la sua analisi della mia situazione e gli esami che mi ha consigliato di fare. La scrittura e` poco comprensibile, ma si puo` notare il suo disappunto nel vedermi su una sedia a rotelle senza una diagnosi che ne stabilisse la necessita` (diagnosi che, oltre un anno dopo, ancora non ho), dalla frase:

Il paziente si presenta alla visita su “sedia a rotelle”.

Secondo lui senza la richiesta precisa di un medico non avrei dovuto usarla. Inoltre, contrariamente a quello che mi era stato detto nei quattro anni precedenti, mi ha dimostrato che non ero nemmeno affetto da un forte piattismo ai piedi. Mi consiglia dunque di farmi sottoporre a visita neurologica, reumatologica e di fare una elettromiografia.

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3. Primi controlli

Data la situazione, sono andato a farmi visitare da un ortopedico, il Dr. “C” (considerate le sue ‘fantastiche’ diagnosi e` meglio per lui che non pubblichi il suo vero nome).

Dopo una lastra ai piedi da egli richiesta (qui il referto) ha stabilito che nei miei piedi ci fossero ossa accessorie che si modificavano apposta per adattarsi ai nuovi plantari e causare dolore; anche cambiarli (mettendone di diversi) ogni ora sarebbe stato per lui inutile. Mi ha quindi consigliato di praticare laser e magnetoterapia e comunicata l’intenzione di dovermi fare delle infiltrazioni in quanto la cartilagine dei miei piedi sarebbe esaurita (definendomi nella condizione di un vecchio di 80 anni).

I seguenti ortopedici ed ecografi mi diranno che la mia cartilagine nei piedi e` normalissima. Comunque ho fatto la laserterapia e magnetoterapia per le 10 sedute che mi ha consigliato di fare, senza alcun cambiamento. Considerato il costo delle singole sedute e di quante avrei dovuto farne in teoria, mi e` stato consigliato di comprare un apparecchio per la magnetoterapia, cosa che abbiamo fatto, in modo da poterle praticare a casa, risparmiandomi il viaggio ed eventualmente ripagarlo (nel risparmio delle sedute). Ma usare questo apparecchio non faceva altro che causarmi (per qualche motivo a me ancora ignoto) un’eccessiva stanchezza; mi addormentavo e mi svegliavo alla fine del ciclo veramente distrutto.

Nel frattempo, per tre settimane dopo lo stage, sono stato praticamente a riposo completo, spostandomi solo per farmi visitare, per fare esami e per le terapie. Ho preso degli integratori (glucosamina e condroitina) come da consigliato dall’ortopedico, senza pero` alcun giovamento.

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2. Come e` iniziato (parte 2)

Come dicevo, verso dicembre 2009 ero abbastanza convinto delle mie possibilita`, quindi ho partecipato ad uno stage in albergo della durata di due settimane; li` mi sono rovinato totalmente. Anche in questo lavoro bisognava rimanere in piedi per diverse ore consecutive, e gia` il terzo giorno accusavo forti dolori ai piedi; alla fine dello stage avevo cosi` tanto dolore alle gambe che riuscivo a malapena a muovermi dentro casa.

Le cose non sono piu` migliorate, contrariamente all’episodio precedente. Ho cominciato a fare tantissimi esami e visite mediche (di cui parlero` meglio nei prossimi post) e ho dovuto comprare stampelle (di cui mi servo tutt’ora per muovermi in giro) e una sedia a rotelle (che non mi piace usare, ma che sono praticamente costretto ad avere se devo andare in qualche ospedale o altri posti in cui bisogna camminare molto e dove non c’e` modo di potersi sedere e riposare).

Questo e` successo a dicembre 2009; ad oggi, giugno 2011, la situazione praticamente non e` cambiata; i miei sintomi correnti potete leggerli nella pagina I miei sintomi. Nei prossimi post comincero` a discutere riguardo le visite mediche e gli esami che ho fatto, di cui si potranno trovare i risultati nella sezione Referti medici.

~ Jonathan, il “malato immaginario”

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1. Come e` iniziato

Cominciamo da quello che ritengo sia l’inizio del problema. Voglio precisare che prima di allora non ho mai avuto problemi a camminare o a rimanere in piedi, ad esempio dalla stazione Termini di Roma andavo alla citta` universitaria della Sapienza e tornavo alla stazione senza alcun problema.

Nell’estate del 2006 ho cominciato a lavorare al banco del pane di un supermercato. Il lavoro consisteva nel rimanere in piedi diverse ore consecutive (come in molti altri posti di lavoro) per servire il pane alle persone. Gia` in quell’occasione c’e` stato qualcosa che non andava: dopo la prima settimana ho accusato forti dolori alla pianta del piede, dolori che sono saliti fino alle ginocchia. Alla terza settimana ho dovuto smettere, non potevo piu` rimanere in piedi le ore necessarie per lavorare.

Mi sono dunque recato presso un ortopedico (qui la prescrizione), il quale mi ha detto che avevo un certo piattismo ai piedi, e che per non avere problemi in futuro avrei dovuto farmi fare dei plantari specifici da mettere nelle scarpe.

E` cosi` cominciato un lungo iter nei tre anni seguenti. L’effetto dei plantari c’era, ma durava solo pochi mesi, dopo di che` dovevo tornare a farli cambiare, con delle correzioni consigliate dall’ortopedico. Verso la fine del 2009 mi sono sentito abbastanza convinto dei miei plantari e della mia possibilita` di poter nuovamente rimanere in piedi a lungo per un lavoro. Com’e` andata a finire lo descrivero` nel prossimo post, ma penso sia facilmente immaginabile…

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0. Introduzione al blog

Salve a tutti,

mi presento. Mi chiamo Jonathan, e da dicembre 2009 sono affetto da una serie di sintomi ai quali fino ad ora non e` stato possibile dare una spiegazione, dei quali parlero` successivamente.
Lo scopo di questo blog e` multiplo:

catalogare i miei sintomi e gli esami che ho compiuto per semplificare la spiegazione della mia situazione;
condividere la mia esperienza con altre persone che potrebbero avere problemi simili ai miei;
la speranza che qualcuno sappia consigliarmi a chi rivolgermi.

Nella pagina principale scrivero` novita` riguardo a visite ed esami a cui vengo sottoposto e raccontero` lentamente la mia storia; alleghero` le scansioni dei referti medici che gia` posseggo e quelli che mi verranno consegnati in futuro nella pagina “Referti medici”, e nella pagina “I miei sintomi” scrivero` tutti i sintomi che mi colpiscono (la aggiornero` lentamente quando mi vengono in mente, tra i miei sintomi rientrano anche problemi di memoria..).

Che dire se non.. buona lettura 😉

~ Jonathan, il “malato immaginario”

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